Il mito di Re Artù, quel sovrano leggendario del quinto secolo che difendeva il regno di Britannia dalle invasioni sassoni con il suo esercito di cavalieri, ha affascinato generazioni. Nasce dal folklore celtico britannico e si è arricchito nel corso dei secoli grazie a romanzi, poemi e ballate che hanno tramandato la sua leggenda. Ma cosa rende così particolare questa storia?
Re Artù non è solo un potente guerriero; è anche un simbolo di giustizia, onore e fratellanza. La sua corte a Camelot, con i cavalieri della Tavola Rotonda come Lancillotto, Galahad e Percival, rappresenta un ideale di nobiltà e coraggio.
La leggenda di Artù è intrisa di magia e mistero: la spada Excalibur, estratta dalla roccia dal futuro re; la strega Morgana, con i suoi poteri sovrannaturali; il mago Merlino, mentore e guida di Artù; e infine la Dama del Lago, che custodisce Excalibur.
Tutta questa complessità rende l’epica di Re Artù un tesoro narrativo senza tempo.
La Genesi della Leggenda:
Le origini precise della storia di Re Artù sono avvolte nella nebbia del tempo. I primi accenni ad una figura simile ad Artù compaiono nelle cronache gallesi del VI secolo, come il poema “Historia Brittonum”. In queste fonti, Artù è descritto come un leader militare che difendeva la Britannia contro gli invasori sassoni.
La leggenda di Artù si evolve e si arricchisce nel Medioevo grazie a opere letterarie come le “Vita Merlini” di Goffredo di Monmouth (XII secolo) e il ciclo dei romanzi arturiani di Chrétien de Troyes (XII secolo). Questi testi introducono elementi fantastici come la spada Excalibur, la Tavola Rotonda e i cavalieri.
Il periodo rinascimentale e barocco vede un rinnovato interesse per la storia di Artù, con opere come “Le Morte d’Arthur” di Sir Thomas Malory (XV secolo) che consolida il canone narrativo della leggenda.
La Tavola Rotonda: Un Simbolo di Uguaglianza:
Uno degli elementi più iconici della storia di Re Artù è la Tavola Rotonda, posta nella sala del suo castello a Camelot. La sua forma circolare simboleggiava l’uguaglianza tra i cavalieri, poiché non esisteva un posto privilegiato per il capo. Tutti i membri della tavola rotonda erano considerati pari e potevano esprimere le proprie opinioni liberamente.
La Tavola Rotonda rappresentava anche il legame di fratellanza che univa i cavalieri nella loro missione di difendere il regno. Si diceva che solo coloro che erano puri di cuore e di intenzione potessero sedersi alla tavola, mostrando l’importanza dell’onore e della giustizia nella società arturiana.
Il Simbolismo del Mito:
La storia di Re Artù va ben oltre un semplice racconto avventuroso. Essa racchiude profonde riflessioni sul potere, la responsabilità e il destino umano.
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Il Destino: La leggenda di Artù suggerisce che anche il sovrano più potente è soggetto al suo destino. L’estrazione della spada Excalibur da parte di Artù rappresenta il suo diritto divino al trono, ma la sua morte tragica ricorda l’ineluttabilità del destino.
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La Giustizia: I cavalieri della Tavola Rotonda incarnano i valori della giustizia e dell’onore, combattendo per proteggere i deboli e mantenere l’ordine nel regno. La loro lealtà verso Artù si basa sul rispetto per un codice morale elevato.
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L’Amore e il Tradimento: L’amore proibito tra Lancillotto e Ginevra, la moglie di Artù, introduce elementi di passione e tragedia nella storia. Il tradimento di Lancillotto mette a dura prova l’ideale di fratellanza che regnava alla Tavola Rotonda.
Oltre i Confini:
La storia di Re Artù ha trascendentato i confini geografici e temporali, ispirando opere artistiche di ogni genere in tutto il mondo.
Dai dipinti di pittori pre-raffaelliti alle colonne sonore epiche dei film di Hollywood, la leggenda di Artù continua a esercitare un fascino universale.
Opera | Tipologia |
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“Morte di Re Artù” (diredo) | Dipinto |
“Excalibur” | Film |
“I Cavalieri della Tavola Rotonda” (romanzo) | Libro |
Conclusione:
La storia di Re Artù è una testimonianza del potere dell’immaginazione umana. Attraverso i secoli, questa leggenda ha continuato a evolversi e ad ispirarsi ai valori morali e alle aspirazioni che animano il cuore degli uomini.
Che si tratti della sua spada magica o della sua corte ideale, la figura di Re Artù rimane un simbolo potente e intramontabile di coraggio, giustizia e fratellanza.